incontro con Veit Heiniken e presentazione del suo romanzo "La giornalaia"

data:giovedì 9 novembre 2017
luogo:Biblioteca Guarneriana
orario:ore 18.30
Tra gli scrittori europei di noir di maggior successo, Veit Heinichen, scrittore tedesco che vive ormai da molti anni a Trieste, ambienta le sue inchieste politicamente scomode e coraggiose proprio nella città di Trieste dove il noir nordico incontra quello mediterraneo.

L'incontro presenterà il suo ultimo romanzo "La giornalia" edito per E/O, con protagonista il Commissario Proteo Laurenti e il suo gradito corollario di vini bianchi, piatti prelibati e stavolta anche con un’ampia selezione di pesci di qualità e crostacei da far venire l’acquolina in bocca!

Viet Heiniken dialogherà con Angelo Floramo, per svelare - ma non troppo -, questo nuovo episodio nella vita del Commissario Laurenti a caccia di un presunto suicida nei meandri di una Trieste mitteleuropea quel tanto che basta e mediterranea quel tanto che serve, aristocratica, asburgica, italiana, di confine, decaduta, riqualificata, sempre piena di atmosfera.


Dal sito web dell'autore: "Un incredibile furto al Porto Vecchio, il porto franco della meravigliosa Trieste, porta inequivocabilmente la firma di Diego Colombo, l’antico nemico di Laurenti che tutti credevano ormai morto. Ma l’istinto di caccia del commissario si è risvegliato e non può sbagliarsi. Un innocente è morto e Proteo Laurenti è più deciso che mai a mettere in manette Diego una volta per tutte, anche se nel profondo di se stesso deve ammettere che la precisione con cui è stato commesso il crimine gli suscita un certo rispetto. Ma cosa può spingere Diego a mettere a repentaglio, dopo così tanti anni, la sua latitanza? L’avidità, l’avventatezza, l’arroganza? O forse il desiderio di vendetta? Laurenti capisce che troverà risposta a questa domanda solo nei circoli più esclusivi della Trieste bene, a cui i complici di Diego appartengono da molto, moltissimo tempo. Tra bombe, opere d’arte e furti con scasso, le tracce sembrano portare all’edicola di Teresa Fonda, la giornalaia. Ma cosa si nasconde fra quotidiani e rotocalchi?"