Presentazione del volume "I cimiteri ebraici del Friuli. Cividale, Udine, San Daniele, San Vito al Tagliamento"

con l'intervento dei curatori
data:giovedì 8 novembre 2018
luogo:Biblioteca Guarneriana
orario:ore 17.00
Presentazione del volume "I cimiteri ebraici del Friuli. Cividale, Udine, San Daniele, San Vito al Tagliamento", curato da Pier Cesare Ioly Zorattini, Mauro Perani e Antonio Spagnuolo, edito da Giuntina e Deputazione di Storia Patria per il Friuli nel 2018.

Interverranno il prof. Pier Cesare Ioly Zorattini dell'Università di Udine e il prof. Antonio Spagnuolo dell'Università di Bologna.

Il volume è il sesto che compare nella collana del Corpus Epitaphiorum Hebraicorum Italiae (CEHI) ed è dedicato ai cimiteri ebraici del Friuli ossia a quelli di Cividale, di Calle Agricola a Udine e del settore israelitico del cimitero comunale della città, quello di San Daniele e di San Vito al Tagliamento.

Lo studio delle stele funerarie è preceduto, per ogni cimitero, da un contributo sulla storia della presenza ebraica in quella località, nel quadro storico degli insediamenti ebraici del Friuli.
Giovanni Tomasi si occupa della più antica Comunità ebraica dell’Italia nord orientale, quella di Cividale.
Emanuele D’Antonio approfondisce lo studio sugli ebrei udinesi e sui loro cimiteri, mentre Maddalena Del Bianco si focalizza sugli avvicendamenti della famiglia Morpurgo a Udine.
Valerio Marchi indaga gli aspetti storici della presenza ebraica a San Daniele, mentre Pier Cesare Ioly Zorattini si occupa delle vicende della presenza ebraica a San Vito al Tagliamento.

Nella parte che segue, dedicata agli epitaffi, Antonio Spagnuolo e Mauro Perani pubblicano, con correzioni, revisioni e nuove letture, tutti i 193 epitaffi dei cimiteri menzionati, per la prima volta proposti tutti insieme.

Delle epigrafi funerarie friulane si presenta la trascrizione dei testi in italiano e di quelli in ebraico, per i secondi con la relativa traduzione, citazioni e commento.
Gli epitaffi costituiscono una importante fonte storica, genealogica e letteraria, oltre a costituire una anagrafe incisa sulla pietra. Dal volume emerge un quadro organico delle lapidi nel contesto dell’ebraismo friulano e degli avvicendamenti storici che hanno portato alla creazione e allo sviluppo delle comunità ebraiche e dei relativi spazi di inumazione.

Arricchiscono questo libro un ricco apparato fotografico costituito dalla riproduzione in bianco e nero di tutte le maṣevot, spesso mostrando la stessa stele sia in fotografie eseguite quarant’anni fa, ben leggibili, sia nella triste situazione attuale, in cui non si legge più nulla.
Conclude il volume l’indice dei nomi in italiano e in ebraico, che risulterà certamente utile anche per la ricostruzione delle genealogie famigliari.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti