La Guarneriana conserva, nel proprio patrimonio, complessivamente
82 incunaboli.
Il censimento e la catalogazione di queste edizioni del XV secolo, è stato variamente affrontato nel tempo, in maniera più o meno sistematica.
Per la Guarneriana è sicuramente importante il
Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli curato dal bibliotecario
Emilio Patriarca e pubblicato a Udine, da Del Bianco Editore, nel
1954.
La Guarneriana ha aderito poi, a suo tempo, al progetto nazionale promosso dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, che intendeva censire tutte le edizioni del XV secolo presenti nelle biblioteche italiane e che ha portato alla predisposizione dell'
IGI (
Indice generale degli incunaboli delle biblioteche italiane), con la stampa del primo volume nel 1943 e la pubblicazione del sesto, e ultimo, volume nel 1981.
Dal 1992, i dati dell'IGI sono stati quindi messi a disposizione del progetto
ISTC (
Incunabula short-title catalogue), promosso dalla British Library con riversamento nel database internazionale che censisce e cataloga tutte le opere a stampa del XV secolo che si sono conservate fino ad oggi.
Attualmente, in ISTC sono presenti 79 record, corrispondenti però a 81 incunaboli (per l'accorpamento sotto un unico identificativo, di più edizioni) degli 82 incunaboli effettivamente conservati in Guarneriana.
L'aggiornamento dei database IGI e ISTC è in corso; è altresì in corso di predisposizione un
nuovo catalogo degli incunaboli della Guarneriana, che tenga conto anche dell'edizione non precedentemente censita.
In attesa di poter fornire ulteriori strumenti di studio e ricerca, si fornisce il link di collegamento al database
ISTC, con i risultati filtrati in base all'istituzione di conservazione degli incunaboli, ovvero gli
INCUNABOLI PRESENTI IN GUARNERIANA censiti in ISTC.
La Guarneriana ha altresì aderito al progetto internazionale
MEI Material Evidence in Incunabula: un database progettato specificamente per
registrare e ricercare i dati materiali (o di copia specifica, di post-produzione, o di provenienza)
dei libri stampati nel 15 secolo.
Note di possesso, decorazione, legatura, postille, timbri, prezzi, etc. MEI è collegato al Incunabula Short Title Catalogue (ISTC) della British Library, dal quale prende i dati bibliografici, permettendo all'utente di combinare la ricerca su dati bibliografici e dati materiali.
Ogni elemento registrato (un certo stile di decorazione o legatura, una nota manoscritta, etc.) è trattato come un importante
indizio di provenienza, ed è quindi geograficamente localizzato e datato. Esplicite note di possesso sono ulteriormente classificate come private o istituzionali, religiose o laiche, femminili o maschili, e distinte per professione.
Ciò permette di
seguire la circolazione dei libri in Europa attraverso i secoli.
Le postille, egualmente importanti per la comprensione di come queste prime edizioni venivano lette, sono classificate secondo la loro frequenza e tipologia: correzioni, integrazioni, aggiunte, notabilia, collazioni, traduzioni, partizioni del testo, commenti, espurgazioni, segni di lettura (sottolineature, maniculae, e disegni).
Questi elementi permettono
studi dettagliati di storia sociale sull'uso dei libri, i lettori, e la lettura.
Prezzi e valute, dati fondamentali per lo studio economico del commercio librario, sono pure registrati singolarmente.
Ciò permetterà di proporre all'analisi degli storici dell'economia una massa critica di dati.
Nomi personali e istituzionali sono collegati al
Thesaurus del CERL, dove si trovano ulteriori informazioni di carattere sia biografico che bibliografico.
Ciò offre l'opportunità di collegamenti ad altre edizioni contenenti lo stesso nome, evidenziando quando il possessore è anche un autore.
La
provenienza geografica, anch'essa collegata al Thesaurus del CERL, offre coordinate geografiche e mappe.
MEI potrà fornire una rappresentazione fisica della circolazione dei libri attraverso i secoli,
dal luogo di produzione, a quello di conservazione attuale.
Per la Guarneriana si fornisce, inoltre, la trascrizione a partire da pagina 13, del
Catalogo degli incunaboli curato da Emilio Patriarca, in formato pdf, integrata con le segnature attuali ed aggiornata nel tempo con ulteriori informazioni
.